Con il rafforzamento di un network di pensiero e di proposte concrete che Telefono Azzurro ha costruito in questi mesi di lavoro sul tema dei rischi e delle opportunità che si aprono per bambini e adolescenti con lo sviluppo delle tecnologie di Intelligenza artificiale, la Fondazione ha costituito un patrimonio di competenze che possono essere una risorsa per il ruolo che il Governo italiano giocherà – anche su questo tema – in occasione del prossimo vertice del G7 che si terrà in Puglia, dal 13 al 15 giugno prossimi.
Come confermato anche dal lavoro sul fronte legislativo che la Commissione Europea sta svolgendo attraverso l’AI Act, è sempre più urgente a livello sovranazionale affrontare i tanti ambiti di sfida che la corsa di queste nuove tecnologie apre per i Governi ma soprattutto per i cittadini. A partire dai giovani e giovanissimi.
Come ha ribadito il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in più di un’occasione, l’IA ha il potenziale per generare un impatto significativo sullo sviluppo socio-economico globale e come tale sarà tra i temi del prossimo G7. In quanto è fondamentale garantire una governance efficace e responsabile per orientare questo strumento potente verso il benessere di tutti
Il contributo di Telefono Azzurro, parte di una rete di soggetti internazionali costantemente impegnati in questo ambito, potrà portare un punto di vista concreto e mirato, che si basa su esperienze in atto.
Punto di partenza di questa riflessione, il Manifesto per l’Infanzia e l’Adolescenza digitale che Telefono Azzurro ha realizzato facendo una sintesi concreta e operativa degli spunti emersi dalle decine di relatori – docenti universitari, rappresentanti istituzionali, manager di aziende tecnologiche, rappresentanti dei network di tutela dell’infanzia internazionali – che hanno partecipato lo scorso febbraio alle due giornate di convegno promosse dalla Fondazione.
Il Manifesto porta all’attenzione le 6 tematiche fondamentali della riflessione sulla relazione tra sviluppi dell’Intelligenza Artificiale e Infanzia: Accesso, Trasparenza, Sicurezza, Educazione, Tutela, Collaborazione. E propone linee di azione concrete affinché questi principi possano essere declinati in percorsi capaci di mettere a disposizione di bambini e adolescenti i vantaggi positivi che le nuove tecnologie possono dare, proteggendoli dai pericoli.