ABUSI SESSUALI E AI
ERNESTO CAFFO (PRESIDENTE DI TELEFONO AZZURRO): “La proposta di aggiornamento della direttiva UE è un segnale importante da parte delle istituzioni, necessario il recepimento anche dal governo italiano”
Roma, 20 giugno 2025 – “La proposta di revisione della direttiva europea relativa alla prevenzione e alla lotta contro l’abuso sessuale su minori è una risposta molto valida alla crescente e incontrollata diffusione di materiale pedopornografico registrata nell’ultimo decennio. Inoltre, accolgo con molto favore la decisione di includere nella definizione di materiale pedopornografico anche le immagini generate dall’AI al fine di adeguare le leggi comunitarie agli sviluppi tecnologici. La posizione adottata a Strasburgo prevede, inoltre, il chiarimento della definizione di consenso per gli adolescenti, il pari trattamento tra abusi online e offline, il riconoscimento dell’adescamento e dell’estorsione sessuale online come reati penali a sé stanti, l’abolizione dei termini di prescrizione per i reati di abuso sessuale su minori e, infine, il rafforzamento delle misure di sostegno per le vittime. L’abuso sessuale sui minori, infatti, resta una grave emergenza nell’Unione Europea con 1 bambino su 5 che dichiara di aver subito violenza sessuale e un preoccupante incremento del 380% delle immagini di abusi generati con AI” – commenta il Prof. Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.
“Numerosi sono stati i voti a favore dell’aggiornamento e della modernizzazione della tutela dell’UE e auspico che questo impegno costante e condiviso si traduca, anche nel nostro Paese, in una pronta adesione e nello sviluppo di maggiore consapevolezza e interesse istituzionale sugli abusi contro i minori e i reati per materiali prodotti direttamente dall’Intelligenza Artificiale. Il segnale dato dal Parlamento si inserisce perfettamente nel solco dell’azione di sensibilizzazione che da sempre promuoviamo in Telefono Azzurro. Infine, questa iniziativa si verifica all’avvicinarsi della stagione estiva, il momento in cui i casi di abuso sessuale aumentano a fronte di un aumento della vita sociale” – conclude il Prof. Caffo.