Telefono Azzurro promuove “Raccomandazioni per un’informazione sulla guerra a misura di bambino”, l’appello per garantire una narrazione della guerra in Ucraina a tutela dei minori
- Tra le esortazioni per i produttori di contenuti, media e non solo: l’utilizzo di immagini identificabili e di dati personali dei bambini solo se sono nel loro interesse e la garanzia che le parole e i toni utilizzati nella rappresentazione delle scene di guerra siano sempre rispettose della dignità delle persone che ne sono protagoniste;
- L’appello coinvolge anche gli editori e i gestori delle piattaforme di social network, invitati ad adottare ogni ragionevole sforzo possibile per limitare l’accesso dei bambini a contenuti che possano avere un impatto eccessivo sul loro corretto e sereno sviluppo;
- Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro: “Dopo due anni di pandemia, i bambini si ritrovano a confrontarsi quotidianamente con immagini, parole e racconti, destinati, per crudezza e drammaticità, ad avere su di loro un impatto drammatico. Chi lavora nel settore dei media ha dunque una speciale responsabilità in questo momento storico e deve garantire una narrazione della guerra in corso a misura di bambino”;
- All’appello hanno già aderito l’Ordine dei giornalisti e numerose aziende internazionali come Meta e Tik Tok.
Roma, 6 aprile 2022 – Utilizzare le immagini identificabili dei bambini e i loro dati personali solo se l’utilizzo è nel loro interesse e garantire che le parole e i toni utilizzati nella rappresentazione delle scene di guerra siano sempre rispettose della dignità delle persone che ne sono protagoniste. Sono queste alcune delle esortazioni ai produttori di contenuti, media e non solo, elencate in “Raccomandazioni per un’informazione sulla guerra a misura di bambino”, l’appello elaborato e promosso da Telefono Azzurro per garantire una narrazione della guerra in Ucraina a tutela dei diritti dei minori.
Nell’appello, cui hanno già aderito l’Ordine dei giornalisti e numerose aziende internazionali come Meta e Tik Tok, si invitano inoltre gli editori e i gestori delle piattaforme di social network ad adottare ogni ragionevole sforzo possibile per limitare l’accesso dei bambini a contenuti che possano avere un impatto eccessivo sul loro corretto e sereno sviluppo.
“Dopo due anni di pandemia, i bambini si ritrovano a confrontarsi quotidianamente con immagini, parole e racconti, destinati, per crudezza e drammaticità, ad avere su di loro un impatto drammatico. Chi lavora nel settore dei media ha dunque una speciale responsabilità in questo momento storico e deve garantire una narrazione della guerra in corso a misura di bambino” ha dichiarato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro. “Per questo, come Telefono Azzurro, abbiamo elaborato e promosso questo appello per sensibilizzare sul tema i creatori di contenuti (giornalistici ma anche documentaristici, cinematografici e politici) auspicando che tutti gli operatori, le associazioni e le organizzazioni che li rappresentano promuovano occasioni di confronto e discussione sulle rapporto tra il racconto della guerra e il rispetto della tutela dei minori” ha concluso Caffo.
Nell’appello è compresa anche la proposta di segnalare opportunamente, all’inizio del contenuto, le scene e le immagini inadatte a un pubblico non adulto e, ove possibile, di circoscriverle a parti del contenuto eventualmente facilmente isolabili, in caso anche attraverso il ricorso a idonee soluzioni tecnologiche e automatizzate.
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