Qualche consiglio pratico per cercare di risolvere il problema.
Reagire non conviene mai. Cerca di non rispondere ai messaggi via chat, ai commenti provocatori, alle mail: daresti solo soddisfazione a chi sta cercando di disturbarti.
Una buona pratica può essere quella di bloccare subito e segnalare chi ti infastidisce.
Il 18 giugno 2017 è entrata in vigore la cosiddetta “legge sul cyberbullismo”. Secondo questa legge ciascun minore ultraquattordicenne (o i suoi genitori) vittima di cyberbullismo può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi nella rete. Se entro 24 il gestore non avrà provveduto, il minore può rivolgere la stessa richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, che rimuoverà i contenuti entro 48 ore. Il Garante ha pubblicato suo sito il modello per la segnalazione da inviare a: cyberbullismo@gpdp.it.
Conserva sempre le cose che il bullo scrive di te: potrebbero tornare utili quando sarà chiamato a rispondere delle sue azioni.
Non sentirti in colpa: ciò che sta accadendo non dipende in alcun modo da te.
Parlarne con un adulto di cui ti fidi può rivelarsi prezioso. O contatta Telefono Azzurro: una persona esperta di cui ti puoi fidare, che conosce bene questo genere di problemi è sempre disponibile ad ascoltarti e a darti un aiuto.
Puoi trovarci al numero 1.96.96, gratuito ed attivo tutti i giorni h24 oppure sulla chat (accessibile in basso) attiva dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00; sabato e domenica dalle 8.00 alle 20.00.
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